Lander Schiapparelli: atterraggio su Marte. Missione ExoMars

Mancano poche ore ed il lander Schiapparelli arriverà sulla superficie del Pianeta Rosso.
L’atterraggio è previsto per le 16.48.
Si tratta della prima fase della missione ExoMars diretta da ESA (Agenzia Spaziale Europea) e Roscosmos (Agenzia Spaziale Russa).
Non è la prima volta che un oggetto terrestre atterra su Marte.
Ma è la prima volta che un lander europeo con a bordo tecnologia italiana lo fa.

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Una volta entrato nell’atmosfera di Marte, il lander raccoglierà ed analizzerà per i sei minuti di discesa molti dati riguardanti l’atmosfera marziana.
E’ una fase che terrà tutti col fiato sospeso. L’esito dell’atterraggio lo si conoscerà con dieci minuti di ritardo. Tanto ci vuole, infatti, per coprire la distanza di circa 175 milioni di chilometri e per comunicare con la sonda dalla Terra a Marte e viceversa.
Una volta poggiato sul suolo rosso il lander manterrà le comunicazioni con gli scienziati a Terra per 15 minuti. Poi, per rispamiare le energie, le comunicazioni saranno interrotte. Ma il piccolo lander rimarrà attivo per raccogliere quante più informazioni possibili.
La comunicazione con la Terra sarà ripresa tra le 19 e le 20.
Schiapparelli, infatti, troverà sul suolo marziano un’amica, la sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO).
Il lander Schiapparelli era partito sette mesi fa assieme alla sonda Trace Gas Orbiter (TGO). Il 16 ottobre scorso se ne è separato per le fasi di avvicinamento al Marte.
TGO orbiterà attorno a Marte. Sarà il tramite per le comunicazioni tra il lander Schiapparelli e la Terra, un po’ come fu per la Missione Rosetta sulla Cometa 67P: Philae, sul suolo della Cometa Churyumov-Gerasimenko, inviava i dati tramite la sonda Rosetta che era rimasta in orbita attorno alla Cometa.
Oltre a questo, la sonda TGO analizzerà l’atmosfera marziana, la temperatura ed altri parametri, cercando anche la presenza di acqua ghiacciata nel sottosuolo.
Il lander Schiapparelli – scontato dire che il nome è stato dato per ricordare l’astronomo Giovanni Schiapparelli che tanto studiò il Pianeta Rosso – svolgerà altri compiti.
Come detto analizzarà l’atmosfera di Marte nei sei minuti di discesa. Ciò che scoprirà servirà per la seconda fase della missione prevista per il 2020: l’invio di una nuova sonda più complessa.
Una volta a terra… forse sarebbe più corretto dire “a Marte”, le strumentazioni di bordo rileveranno umidità, pressione, temperatura, direzione dei venti, i campi elettrici…
Le dimensini del lander sono di 1,65 metri per 1,8. E’ dotato di uno scudo termico di 2,4 metri di diametro e pesa circa 300 chili.
L.C.
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