Philae, il piccolo robottino protagonista dell’accometaggio sulla Cometa 67P, è stato spento. Per essere precisi ad essere spenta è stata l’interfaccia utilizzata per le comunicazioni tra Rosetta e Philae. La missione del lander, qundi, si è conclusa ufficialmente alle ore 11.00 del 27 luglio 2016.
La pagina ufficiale del blog dell’ESA ha dato la notizia tramite un articolo intitolato “Addio silenzioso Philae”. E molti sono stati i commenti delle persone che, come me, a questo piccolo robottino si erano affezionate. Ne cito solo due: “Addio piccolo robot, bel rappresentante del genio umano”, scritto da Angelo e lo scherzoso “Philae tornerà di nuovo in Star Trek 25” di S odwyer. Nonostante gli imprevisti e le vicissitudini che questo lander ha affrontato, la sua missione è stata un successo. E’ stato il primo oggetto a toccare con “zampa” una Cometa. Grazie a lui, infatti, è stato coniato il termine “accometaggio“. Per oltre dieci anni il piccolo Philae è stato abbracciato alla sonda madre Rosetta ed assieme hanno percorso milioni di chilometri nello spazio all’inseguimento della Cometa 67P Churyumov-Gerasimenko. Dopo esserne entrati in orbita, il 12 novembre 2014 Rosetta e Philae si sono salutati e quest’ultimo è sceso sul suolo cometario. Purtroppo l’atterraggio, a causa di alcuni malfunzionamenti, non si è svolto come previsto e Philae ha rimbalzato un paio di volte sino a fermarsi in bilico su un cratere e contro una parete di roccia. Questa posizione ha reso molto precarie le operazioni di ancoraggio e scavo da parte delle piccole trivelle situate sulle sue zampe. Ci si è messa anche la parete di roccia che, con l’ombra proiettata, non ha permesso ai pannelli solari del lander di ricaricarsi. Per cui Philae non ha avuto tutto il tempo necessario per elaborare dati e studiare la Cometa. Nonostante questi intoppi il piccolo Philae ad un certo punto della missione, il 13 giugno 2015, si è risvegliato. Forse grazie all’aumento della luce, conseguenza dell’avvicinarsi della Cometa al Sole, o dei venti solari che hanno ripulito i pannelli dalla polvere. Fatto sta che Philae ha inviato a terra una grande quantità di pacchetti di dati ed informazioni che hanno fatto scoprire all’uomo aspetti delle Comete che mai si sarebbero potuti immaginare. Purtroppo il contatto col lander è stato nuovamente perduto il 9 luglio 2015 ed ogni tentativo di riallacciare i rapporti non è andato a buon fine. Le “avventure” di Philae – e la storia della missione Rosetta – sono appassionatamente raccontate nel volume “67P chiama Terra”. Visto che la missione Rosetta è ancora in corso gli scienziati hanno deciso, alle ore 11.00 del 27 luglio come detto, di spegnere le strumentazioni a bordo di Rosetta che permettevano di rimanere in contatto con Philae. Questo per far risparmiare energie a Rosetta. Il 30 settembre, infatti, la sonda madre verrà fatta accometare. Si spera che questo secondo accometaggio sia “morbido”. Anzi, l’intenzione sarebbe pure quella di farla atterrare accanto al suo figlioletto Philae, anche se sarà molto difficile in quanto è problematico riuscire ad individuarlo. Tale desiderio non avrebbe carattere scientifico, ma puramente affettivo. Tanto per usare le parole dello scienziato Matt Taylor “Madre e figlio riuniti”. L.C.
Di seguito tutti gli articoli di Ufosullarete.it relativi alla Cometa 67p Churyumov-Gerasimenko: